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Le grandi aziende attive a livello internazionale dovranno sottostare ad un’imposizione minima del 15% in ogni paese. Oltre 130 paesi in tutto il mondo si sono accordati su questo principio. Se la Svizzera non applicherà questa nuova imposizione, gli altri Stati saranno autorizzati a riscuote l’imposizione mancante.

Per evitare di perdere nuove ed importanti entrate fiscali, il Consiglio federale ha deciso di sancire i pilastri di questa riforma in un articolo costituzionale.

L’obiettivo è quello di garantire che le aziende svizzere continuino a pagare le imposte in Svizzera e che siano protette da ulteriori imposte e procedure fiscali all'estero. In questo modo, la Svizzera potrà disporre autonomamente di ulteriori entrate fiscali, trattenendo il substrato fiscale nel nostro paese.

La votazione sulla modifica costituzionale avverrà 18 giugno 2023

SI all’imposizione minima dell’OCSE